Le ossessioni sono idee, pensieri, impulsi, percepiti come intrusivi perché arrivano improvvisamente alla mente e sono scollegati dal flusso di pensieri che li precede, fastidiosi per il loro contenuto di forte preoccupazione che genera disagio. La persona sa che il contenuto è esagerato, spesso infondato e non aderente alla realtà che si sta vivendo.
Le ossessioni, che sono dei fenomeni mentali involontari, solitamente si presentano in modo ricorrente, frequente nell’arco della giornata e la occupano in modo persistente, duraturo, continuo.
Solitamente gran parte della giornata è occupata da questi pensieri/immagini/idee intrusive il cui contenuto solitamente è ansiogeno e minaccioso perché legato al timore di essere esposti ad un pericolo o di essere responsabili, con la propria negligenza/ superficialità (“se non mi preoccupo abbastanza di…/se non mi ricordo di…..”) della messa in pericolo di altre persone specialmente quella della propria famiglia e dell’ambiente lavorativo.
Spesso il fatto stesso di avere un pensiero intrusivo, un’ossessione, genera disagio perché la consapevolezza che che questo accada nella propria mente porta alla conclusione di essere pazzi o veramente, perché lo si è pensato, potenzialmente pericolosi.
I rituali o compulsioni sono azioni fisiche (chiudere l’auto, il gas, il pc, contare i soldi, toccare le cose in sequenza, etc.,) o mentali (contare, ripetere delle parole/frasi, pregare etc.,) ripetitivi che rappresentano il modo per ridurre lo stato di ansia e angoscia e trovare una soluzione all’ossessione. Una volta eseguite generano un sollievo, solamente temporaneo. Nonostante il rituale sia spesso considerato come un “non senso”, generi angoscia e interferisca con le normali attività della vita quotidiana, viene effettuato con lo scopo di rassicurarsi ed interrompere l’ossessione.
Sono diversi gli ambiti rispetto ai quali si legano ossessioni e rituali:
controllo; l’ossessione è che una propria azione o il non aver compiuto una particolare azione possa generare un evento drammatico, un grave incidente o danneggiare qualcuno. Questo comporta a livello di compulsioni e rituali controlli continui e ripetuti per rassicurarsi rispetto al dubbio di aver o non aver fatto qualcosa di pericoloso per sé e per gli altri, come ad esempio contare i soldi, ripetersi ciò che si pensa di aver detto/non detto, chiudere la porta di casa, il gas, le finestre. Il timore sottostante all’ossessione è quello di poter essere i responsabili e quindi sentirsi in colpa per aver commesso qualcosa di grave o non aver fatto il possibile perché non accadesse.
contaminazione; l’ossessione è che ci si possa sporcare, ammalare, o che qualcuno della propria famiglia si possa sporcare, ammalare, entrando in contatto con sostanze ritenute nocive, tossiche, contaminanti come ad esempio sangue, urine, saponi, detergenti, solventi, sudore, sporcizia. A volte non c’è timore della malattia ma un forte disgusto all’idea di entrare in contatto con queste sostanze. Questo porta a evitare molti luoghi (bagni pubblici, ospedali, stazioni, etc.,) o se la persona entra in contatto con queste sostanze a compulsioni e rituali per neutralizzare il possibile contagio come lavarsi le mani ripetutamente, disinfettare, igienizzare, cambiarsi/e ripetutamente i vestiti e lavarli.
accumulo; il pensiero ricorrente può quello che una volta comprato qualcosa ne vadano comprati esemplari di tutte le forme e/o tipi e questo comporta come compulsione il collezionismo, oppure che, le cose che si possiedono un giorno sicuramente serviranno e quindi vadano accumulate e conservate. Questo accumulo di cose e collezioni può arrivare ad occupare molto spazio in casa.
ordine e simmetria; l’ossessione riguarda il bisogno di avere e vedere tutto ordinato e simmetrico per forma, grandezza, colore, posizione. Il timore alla base dell’ossessione è che se le cose non sono in ordine qualcosa non va. La compulsione che può richiedere anche molte ore è quella di riordinare, libri, fogli, vestiti, secondo l’ordine stabilito come sicuro o anche curare il proprio corpo per vederlo perfetto in modo tale da non sentirsi in imbarazzo per i suoi presunti difetti.
ossessioni pure; le ossessioni pure non comportano azioni risolutive, compulsioni, anche se spesso sono seguite da un dialogo interno, rimuginio a volte di ore, rassicurante. Sono delle immagini o dei veri e propri spezzono di film in cui la persona compie azioni sconvenienti. Ne sono esempio la paura di poter fare del male a qualcuno (utilizzando magari un oggetto che si ha sotto mano appuntito come una forchetta, un coltello) soprattutto vicino emotivamente (come i bambini piccoli) o di avere uno scoppio di rabbia incontrollabile, di poter essere violenti o di dire qualcosa di sconveniente senza accorgersene. Lo possono essere anche il timore di essere perversi, omosessuali o pensieri intrusivi legati alla religione, o di pronunciare frasi blasfeme, oscene.
Problemi legati ad ossessioni e compulsioni possono manifestarsi nell’infanzia, nell’adolescenza o nell’età adulta in modo sporadico oppure invasivo fino a diventare un vero disturbo ossessivo compulsivo (D.O.C).
Spesso il tempo dedicato ai rituali limita le normali attività quotidiane, lavorative e di studio.
Il trattamento più efficace per la cura di ossessioni e compulsioni è (se necessario è possibile anche una terapia farmacologica) la terapia cognitivo-comportamentale. Lo scopo è quello di ridurre la frequenza e l’invasività delle compulsioni lavorando sui meccanismi e i contenuti cognitivi alla base delle ossessioni. Il percorso terapeutico è incentrato anche sul destrutturare il sistema di controllo dei pensieri e sull’imparare a dare il giusto peso ai pensieri negativi, accettando le sensazioni di timore che arrivano ed imparando a non mettere in atto i rituali e gli evitamenti.